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Kitotex®, la tecnologia per fissare l’indaco brevettata da Candiani Denim

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Kitotex® è la tecnologia brevettata da Candiani Denim per fissare l’indaco con un materiale intelligente, biodegradabile e non tossico, il chitosano. Il chitosano viene ricavato dalla chitina, sostituisce il PVA che, quando non viene trattato in modo appropriato, rimane nei corsi d’acqua e nel suolo e contribuisce a purificare le acque reflue.




Cos’è l'alcool polivinilico?


L’alcool polivinilico (PVA) è un polimero sintetico a base di petrolio solitamente utilizzato per produrre sottili veli di plastica, come quelli per imballare gli alimenti o avvolgere le pastiglie di lavatrici e lavastoviglie. Nel settore tessile, viene comunemente usato come agente per fissare il colore dopo il processo di tintura.




Il PVA può dissolversi nell’acqua e biodegradarsi, ma le condizioni affinché lo faccia completamente sono estremamente specifiche e la maggior parte delle strutture per il trattamento non sono adeguatamente equipaggiate. Secondo uno studio dell’International Journal of Environmental Research and Public Health, il 75% del PVA rimane nell’ambiente dopo essersi dissolto nelle lavatrici e nelle lavastoviglie. Il risultato è che ogni cittadino statunitense mangia tra i 0,101 e i 0,549 grammi di PVA al giorno.


Il PVA viene considerato una sostanza a basso rischio, ma rilascia alcuni gas serra nell’atmosfera rompendosi, contribuendo al cambiamento climatico.


Il chitosano è l’alternativa sostenibile al PVA


Kitotex® sostituisce il PVA come agente per fissare il colore con un’alternativa sostenibile, il chitosano. Il chitosano è un polimero a base naturale ottenuto dalla chitina, il polimero naturale più diffuso al mondo dopo la cellulosa. Viene estratto da fonti rinnovabili, che includono gli insetti, i crostacei, le alghe e i funghi. In Candiani Denim, usiamo solo quello ottenuto da un fungo, l’Aspergillus niger. I benefici del chitosano comprendono la non tossicità e la biodegradabilità.


Il chitosano viene usato in diversi settori, come quelli alimentare, farmaceutico, cosmetico e delle biotecnologie, in particolare per le sue proprietà leganti e filmogene. Nel tessile, abbiamo un brevetto per usarlo nel processo di imbozzimatura.




Il chitosano aiuta a ripulire le acque reflue


Al contrario del PVA, che inquina se non filtrato correttamente dagli impianti per trattare le acque reflue, il chitosano aiuta a ripulire le acque di scarico rimuovendo le sostanze inquinanti e i metalli pesanti. Inoltre, scompone la materia organica, riducendo i detriti da rimuovere dalle acque reflue, e funge da coagulante, flocculando le particelle sospese e rendendo più facile la loro rimozione.


Inoltre, Kitotex® lavora a temperature minori del 40% rispetto alle sostanze più tradizionali, riducendo le emissioni di CO2 e mitigando l’impatto della produzione sul cambiamento climatico.


Il chitosano è batteriostatico


Il chitosano è anche batteriostatico, ovvero inibisce la crescita e la riproduzione dei batteri e può distruggere la loro membrana cellulare, portandoli alla morte. L'azione legante contribuisce a bloccare la capacità dei batteri di attaccarsi alle superfici e formare biofilm.




Kitotex® migliora la saturazione del colore


Infine, il Kitotex® ha alcuni effetti sull’estetica dei nostri tessuti. Migliora la saturazione del colore per renderli più belli e, dopo anni di perfezionamento della tecnologia, ci ha permesso di creare un nuovo colore distintivo: K-New, 100% indico con un leggero riflesso rosso.

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