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Cotton
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The Oxnard experiment

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Il cotone è la fibra naturale più diffusa al mondo

Viene utilizzato in una grande varietà di oggetti, dai batuffoli ai dollari, dalle lenzuola ai tuoi jeans preferiti. Ma, nonostante la popolarità del cotone e la sua continua presenza nella nostra quotidianità, ci sono divere informazioni sul cotone che probabilmente (ancora) non conosci.

I problemi dell'agricoltura industriale

Con la crescita della domanda di cotone, anche la sua offerta dovette aumentare.

L'espansione dei metodi di coltivazione convenzionali industriali, ampiamente iniziata negli anni ‘50, portò le aziende agricole a diventare sempre più grandi per incrementare la propria produttività. Le monoculture e gli attrezzi meccanizzati diventarono lo standard per accrescere l’efficienza.

Questi “nuovi” metodi per coltivare il cotone (e le colture in generale) hanno però causato anche l’eliminazione della biodiversità, l’uccisione di impollinatori di vitale importanza e un impatto generale negativo sulla salute dei campi e del suolo. Una maggiore quantità di pesticidi ed erbicidi era quindi necessaria per mantenere la produzione sul ritmo desiderato, rendendo l’agricoltura convenzionale uno dei settori più inquinanti del pianeta.

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I problemi dell'agricoltura industriale

Con la crescita della domanda di cotone, anche la sua offerta dovette aumentare.

L'espansione dei metodi di coltivazione convenzionali industriali, ampiamente iniziata negli anni ‘50, portò le aziende agricole a diventare sempre più grandi per incrementare la propria produttività. Le monoculture e gli attrezzi meccanizzati diventarono lo standard per accrescere l’efficienza.

Questi “nuovi” metodi per coltivare il cotone (e le colture in generale) hanno però causato anche l’eliminazione della biodiversità, l’uccisione di impollinatori di vitale importanza e un impatto generale negativo sulla salute dei campi e del suolo. Una maggiore quantità di pesticidi ed erbicidi era quindi necessaria per mantenere la produzione sul ritmo desiderato, rendendo l’agricoltura convenzionale uno dei settori più inquinanti del pianeta.

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La promessa dell'organico

Il cotone che ha un migliore impatto sociale e ambientale rispetto a quello tradizionale costituisce il 25% del mercato, con la produzione di cotone organico che si aggira intorno all’1% dell’offerta globale. Nonostante i numerosi benefici sociali e ambientali che offre, la sua diffusione tra i coltivatori risulta infatti lenta a causa di alcune questioni pratiche, come la difficoltà della transizione, le erbacce, i complessi requisiti della catena di custodia, i minori rendimenti e la qualità della fibra.

La promessa dell'organico
L'attuale mercato del cotone

L'attuale mercato del cotone

Nel 2021, quasi il 69% del cotone è stato coltivato utilizzando metodi agricoli moderni. Molto semplicemente, l’impatto del cotone continua quindi a essere enorme. Nel corso degli ultimi 10 anni, comunque, la domanda per il cotone organico e per altre tipologie più responsabili è cresciuta in parallelo all’interesse per la moda sostenibile.

Circa il 30% del mercato del cotone è composto da tipologie alternative a quello convenzionale, come il rigenerativo, il Better Cotton, l’organico e l’organico in transizione; lo 0,96% è formato invece dal cotone riciclato.

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L'agricoltura rigenerativa L'agricoltura rigenerativa

L'agricoltura rigenerativa

Si presume che l’agricoltura rigenerativa sorpasserà quella organica in termini di diffusione presso i coltivatori e domanda dei consumatori.

C'è un certo interesse da parte dei tre principali stakeholder che sta ampiamente influenzando la crescita dell’agricoltura rigenerativa: consumatori, brand e agricoltori.

I consumatori si sentono sempre più coinvolti e stanno capendo l’importanza della salute del suolo e dell’immagazzinamento di CO2. I brand stanno direttamente investendo nell’espansione dell’agricoltura rigenerativa per diminuire l’impatto ambientale e, potenzialmente, le emissioni di carbonio nella loro filiera di approvvigionamento. Gli agricoltori hanno scoperto che l’agricoltura rigenerativa è particolarmente flessibile e attenta alle loro necessità. Il miglioramento della salute del suolo e della fertilità e il minore utilizzo di fertilizzanti che poi finiscono nelle acque sono solo alcuni dei suoi benefici, confermati da colture più in salute e maggiori rendimenti.

Tra i numerosi benefici dell’agricoltura rigenerativa è stato provato che:

Aumenta nettamente la salute del suolo
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Aumenta nettamente la salute del suolo

Le coperture vegetali sono spesso usate nell’agricoltura rigenerativa e possono aiutare a proteggere e arricchire la composizione del suolo. Inoltre, l’eliminazione (o la riduzione) delle pratiche di aratura assicura che i microorganismi benefici per il terreno non vengano uccisi dall’agitazione meccanica.

Migliora i bacini idrici

L'agricoltura rigenerativa ha l’obiettivo di migliorare la qualità e la disponibilità dell’acqua. Le colture coltivate in modo rigenerativo hanno bisogno di meno acqua e fertilizzanti. I terreni in salute possono trattenere più acqua, e quindi anche quello che contiene, riducendo il numero di nutrienti dannosi che fuoriescono dai campi e inquinano gli oceani, i fiumi e i laghi.

Potrebbe aiutare a mitigare il cambiamento climatico

I terreni in salute possono immagazzinare una maggiore quantità di CO2 nel sottosuolo, rivelandosi quindi una possibile soluzione al cambiamento climatico, e migliorare il ciclo di idrogeno, carbonio e nutrienti.

Accresce e salvaguarda la biodiversità

Le pratiche agricole rigenerative preservano la biodiversità sia sopra che sotto al suolo. L'uso di aratura e sostanze pericolose, che uccide gli esseri viventi, viene ridotto o eliminato, e la diversità viene incrementata da metodi come le coperture vegetali, la rotazione delle colture e le piantagioni di habitat adatti agli impollinatori.

Incrementa i rendimenti

Salute per i terreni significa salute per le colture, quindi migliori rendimenti. Le pratiche agricole rigenerative incrementano la sostanza organica nel suolo, aiutandolo a trattenere l’acqua e i nutrienti. Nei periodi di siccità, le colture possono sopravvivere più a lungo grazie alla maggiore umidità del suolo.

Diminuisce i costi

La riduzione nell’utilizzo di sostanze chimiche e altri input significa che i coltivatori beneficiano di una diminuzione dei costi da sostenere e, quindi, di maggiori profitti.

È molto importante assicurarsi che l’agricoltura rigenerativa non diventi un nuovo stratagemma di greenwashing. È essenziale considerare diversi fattori, come: il tipo di seme e le differenze regionali, costruendo al contempo dei processi di certificazione efficienti e permettendo ai coltivatori di partecipare alla definizione degli standard rigenerativi. Soprattutto, dobbiamo però supportare gli agricoltori nella transizione verso un futuro rigenerativo

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GLI effetti di COREVA™ nell'agricoltura rigenerativa presso il rodale institute

GLI effetti di COREVA™ nell'agricoltura rigenerativa presso il rodale institute

Per esaminare il vero potenziale delle nostre innovazioni COREVA™ e Blue Seed, collaboriamo con il Rodale Institute.

COREVA™ è la nostra tecnologia brevettata per sostituire le fibre sintetiche derivate dai combustibili fossili con la gomma naturale e creare il primo denim biodegradabile e compostabile. Blue Seed è una varietà di cotone ibrida che abbiamo co-sviluppato e produce fibre di alta qualità setose, forti e lunghe.

Stiamo testando COREVA™ in un contesto agricolo rigenerativo organico simulato per valutare il suo impatto sulla crescita delle piante e la salute del suolo. Stiamo testando come COREVA™ possa essere usata per coltivare nuovo cotone e, quindi, migliorare la circolarità nella produzione di denim, riducendo l’impatto ambientale dell’industria della moda.

Stiamo attualmente raccogliendo i primi risultati e ulteriori esperimenti saranno necessari per confermare il vero impatto di COREVA™ sulla crescita delle piante. Stay tuned!

Come puoi raccontare la storia del cotone rigenerativo?

I brand che lavorano con i tessuti Candiani composti da cotone rigenerativo possono raccontare la loro storia in diversi modi:

Il cotone coltivato in modo rigenerativo supporta le pratiche agricole che migliorano la salute del suolo, immagazzinano la CO2, aiutano a mitigare il cambiamento climatico e preservano la biodiversità.

Premium Regenerative
Denim

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I tessuti COREVA™ combinano elasticità, estetica, durabilità e circolarità. Per la prima volta, il denim elasticizzato può tornare alla natura con un impatto positivo alla fine del suo ciclo di vita.

Premium Circular
Denim

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Le fibre riciclate post-consumo offrono una soluzione circolare ai rifiuti tessili. Vengono rafforzate con il cotone Blue Seed coltivato in modo rigenerativo per creare dei tessuti di qualità con fibre riciclate.

Premium Recycled
Denim

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I miti comuni e gli insegnamenti principali

Ora che sai tutto sul cotone, è arrivato il momento di riassumere cosa non va dimenticato e sfatare alcuni dei più diffusi falsi miti relativi a questa amata materia prima. Hai mai sentito dire che il cotone è una coltura che beve molto e che richiede un gran numero di pesticidi? Questo non è vero, e ti spieghiamo il perché.

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