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Cosa possiamo imparare dal Report moda e sostenibilità di Cikis Studio?

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È stato pubblicato il Report moda e sostenibilità 2023 di Cikis Studio, dedicato alle performance di sostenibilità delle aziende della moda italiana e alla loro competitività. Nonostante gli investimenti in sostenibilità stiano aumentando, le aziende italiane risultano essere ancora indietro rispetto a quelle internazionali e la consapevolezza delle pratiche più rilevanti è in calo.




Solo il 24,7% delle aziende della moda italiane calcola la sua impronta ecologica


Il report di Cikis Studio, società milanese di consulenza e ricerca sulla moda sostenibile, ha coinvolto 36 brand e 44 aziende della filiera italiana.


Più della metà delle aziende intervistate da Cikis Studio non arriva al 56% di materiali preferred utilizzati, in media, dai partecipanti al Material Change Insight 2022 di Textile Exchange, mentre solo il 24,7% calcola la sua impronta ecologica, contro il 77% delle aziende firmatarie della UN Fashion Industry Climate Action Charter.


Il 47,2% delle aziende italiane con un livello di sostenibilità base tende a sopravvalutare il proprio impegno, aumentando, di conseguenza, il rischio di greenwashing. Esse comprendono, però, come adottare pratiche più responsabili rappresenti un valore aggiunto: il 78% delle aziende, infatti, ha registrato, o prevede di ottenere, un ritorno positivo sugli investimenti di sostenibilità effettuati.




Quante aziende seguono il regolamento REACH?


Candiani Denim viene menzionata nel report come case study sui processi chimici. Nel 2015, abbiamo firmato la campagna Detox My Fashion di Greenpeace, che invita le aziende del settore della moda a eliminare le sostanze chimiche tossiche dai loro processi. Inoltre, nel 2017, abbiamo aderito al programma ZDHC, ovvero Zero Discharge of Hazardous Chemicals, di cui siamo diventati contributor due anni più tardi con l’obiettivo di migliorare la gestione delle sostanze chimiche nei settori tessile, dell’abbigliamento, della pelletteria e delle calzature.


Secondo il report di Cikis Studio, l’attenzione delle aziende italiane sulla gestione dei processi chimici superiori al REACH è in crescita, ma rimane limitata. Il REACH (Registration, Evaluation, Authorization, and Restriction of Chemicals) è il regolamento europeo su registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, sia quelle necessarie nelle produzioni industriali, sia quelle usate nella nostra vita quotidiana.


Dal report, emerge che il 31,25% delle aziende ha adottato gli standard REACH su un volume di produzione elevato, in aumento del 48% rispetto all’anno precedente, mentre il 57,5% segue tali regole solo per la gestione dei processi chimici.


È possibile scaricare il report completo di Cikis Studio qui.

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