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Tracciabilità

Direttamente dalla fonte – una filiera del cotone più tracciabile e trasparente

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Il podcast regenagri esplora il futuro dell’agricoltura e i principali argomenti legati alle pratiche rigenerative con i più importanti esperti del settore. Nell'episodio 29, la conduttrice Rose Riley di Control Union UK ha ospitato Fabiana Furlan, responsabile commerciale, finanziaria e di sostenibilità di Scheffer, e Alberto Candiani, presidente di Candiani Denim. Ecco alcuni dei momenti salienti.


Com'è nata la connessione tra Scheffer e Candiani Denim?


L'episodio si è concentrato sull’inusuale connessione tra le due aziende agli estremi della filiera tessile, tipicamente frammentata. Scheffer è un’azienda agricola brasiliana che coltiva cotone rigenerativo e lo fornisce a Candiani Denim, dove lo trasformiamo in tessuto. Fabiana Furlan e Alberto Candiani hanno discusso alcuni valori che condividiamo con Scheffer, come la tracciabilità e la trasparenza, e le soluzioni offerte dall’agricoltura rigenerativa.


“Non è comune avere questo legame tra coltivatore e filatore. Ci siamo connessi grazie al cotone rigenerativo; condividiamo alcuni valori e abbiamo lo stesso approccio alla sostenibilità”, ha detto Fabiana Furlan.


“Tutto è iniziato quando ho deciso di studiare il mondo del rigenerativo un po’ più a fondo, quando, alcuni anni fa, stavamo provando a sviluppare tessuti a smaltimento intelligente o rigenerativo, ovvero riciclabili o, addirittura, biodegradabili e compostabili. Così, ho scoperto che anche in agricoltura stavano provando ad adottare pratiche rigenerative e ho deciso di usare tale cotone. Non ero sorpreso che Scheffer ci stesse lavorando; sapevo che avevamo preso il loro cotone in passato e hanno un’ottima reputazione, e sicuramente condividiamo dei valori. Li ho contattati per dirgli che avevamo qualcosa di cui discutere, perché credevo fossimo pronti per implementare il cotone rigenerativo nella nostra linea produttiva”, ha spiegato Alberto Candiani.


“Questa iniziativa con Candiani Denim è unica in quanto accorciamo la filiera. Abbiamo capito che questa speciale collaborazione è necessaria per portare trasparenza nel processo”, ha sottolineato Fabiana. “Torniamo indietro fino al campo”, ha aggiunto Alberto.


Qual è la differenza tra organico e rigenerativo?


Le pratiche organiche e rigenerative vengono spesso viste come rivali, ma sono in realtà due approcci completamente differenti, che possono coesistere.


“Il rigenerativo ha di recente acquistato popolarità. Questo approccio si concentra sul suolo. Il nostro obiettivo è la salute dei terreni, in quanto sono il nostro bene più importante. Se il suolo non è sano, non abbiamo delle buone colture, il rendimento e la longevità del nostro business”, ha dichiarato Fabiana.


“Il 20% della nostra produzione è organico. Organico e rigenerativo non devono competere e nessun approccio è meglio dell’altro, ma, sicuramente, uno è più scalabile e, potenzialmente, ha un migliore impatto su larga scala, ed è il rigenerativo. L'agricoltura rigenerativa è l’unica soluzione per portare un grande cambiamento nel settore”, ha evidenziato Alberto.




Perché Scheffer e Candiani hanno deciso di adottare lo standard regenagri?


Come si legge sul sito, “regenagri è un’iniziativa per l’agricoltura rigenerativa che mira ad assicurare la salute dei terreni e il benessere di coloro che di essi vivono”. La sua certificazione ha validità triennale e può essere applicata ai beni alimentari e non, fibre naturali incluse. Anche le società all’interno della filiera possono essere certificate quando usano prodotti coltivati in modo rigenerativo.


“Credo che la certificazione regenagri abbia portato uno standard molto chiaro e credibilità sul mercato globale. Contribuisce, inoltre, a evitare i falsi claim e a portare più trasparenza, basata su dati e scienza”, ha detto Fabiana.


“La credibilità è la chiave. Il protocollo regenagri preserva l’integrità delle persone che si impegnano per rispettarlo e prevede miglioramenti. Miglioramento significa innovazione e, quando innovi, fai qualcosa meglio di prima. Si può sempre migliorare”, ha aggiunto Alberto.


Come si prospetta il futuro per i due business e per l’agricoltura rigenerativa in generale?


L'agricoltura rigenerativa può diventare un approccio ampiamente adottato a livello mondiale? Probabilmente sì, dato che le sue specifiche caratteristiche gli permettono di adattarsi a tutte le diverse situazioni.


“Dobbiamo dare priorità alla salute del suolo per garantire longevità al nostro business. Il nostro utilizzo di pratiche rigenerative negli ultimi sette anni ha mostrato che è fattibile su larga scala. Siamo fiduciosi che focalizzarsi sul suolo sia il futuro e abbia un grande potenziale per cambiare il settore agricolo globale”, ha sottolineato Fabiana.


“A mio parere, il futuro è rigenerativo, in particolare nell’industria della moda”, ha affermato Alberto.


L'intero episodio è disponibile su Spotify, Google e Apple.



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