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Tracciabilità

UNECE e UNIDO al Cairo per un settore tessile e calzaturiero più sostenibile

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L’accelerazione delle azioni per rendere il settore tessile e calzaturiero più sostenibile è stata la tematica centrale dell’evento organizzato da UNECE e UNIDO al Cairo il 24-25 maggio 2022 e focalizzato sul futuro del comparto nella regione MENA, ovvero Medio Oriente e Nordafrica.


Promuovere lo sviluppo sostenibile di un’economia circolare nella regione MENA


Supportare lo sviluppo sostenibile di un’economia circolare nel settore tessile e calzaturiero della regione MENA è stato l’obiettivo principale dell’evento al Cairo, organizzato da UNECE (Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite) e UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale).


150 partecipanti tra policy maker e protagonisti del settore di abbigliamento e calzature hanno partecipato alla conferenza in presenza e più di 50 si sono collegati da remoto, dimostrando l’interesse di tutti gli stakeholder per promuovere l’adozione di modelli di business sostenibili e circolari.


Danielle Arzaga, Sustainability Manager of Candiani Denim - Blue Collars Srl, ha partecipato alla presentazione su come integrare i criteri ESG (environment, social, and governance, ovvero ambientali, sociali e di governance) in una strategia aziendale, compresa nel modulo su come formulare e implementare una strategia di tracciabilità e trasparenza con il supporto degli enti istituzionali e finanziari.


La conferenza al Cairo è stata inoltre organizzata nell’ambito del progetto di UNECE per migliorare la trasparenza e la tracciabilità delle catene di approvvigionamento sostenibili nel settore di abbigliamento e calzature, implementato con il United Nations Centre for Trade Facilitation and e-Business (UN/CEFACT), in collaborazione con l’International Trade Centre (ITC) e finanziato dall’UE.


L’iniziativa di UNECE ha l’obiettivo di incrementare la trasparenza e la tracciabilità nel settore tessile e calzaturiero. Molte società non hanno una visione completa della propria rete di approvvigionamento e non sono quindi in grado di identificare gli impatti negativi che potrebbe avere la loro catena. Candiani Denim è parte del progetto di UNECE come expert advisor.


Impatto ambientale e inquinamento: i dati del settore moda


Qual è l’impatto ambientale e la quantità di inquinamento provocati dal settore della moda?


Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), tale comparto provoca delle emissioni di carbonio maggiore rispetto ai voli internazionali e alle spedizioni marittime sommati. Il Natural Resources Defense Council (NRDC) ha stimato che la produzione tessile causa un quinto dell’inquinamento idrico industriale globale e impiega 20.000 sostanze chimiche, molte delle quali cancerogene, per produrre il nostro abbigliamento.


Adottare delle azioni per rendere il modello di business dei settori di abbigliamento, calzature e moda sostenibile e circolare è quindi necessario per migliorare il loro tasso di sostenibilità e affrontare le sfide ESG. Tale transizione può avvenire solamente utilizzando dei dati di produzione affidabili e migliorando le performance di tracciabilità e trasparenza di tutte le catene di abbigliamento.




COP 27, appuntamento in Egitto a novembre 2022


L’evento del Cairo è stato infine organizzato in vista della COP 27, che si terrà in Egitto, a Sharm El-Sheikh, a novembre 2022 e sarà la 27esima conferenza della Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Le sfide, le opportunità e gli approcci relativi all’impatto climatico sono state esaminate per preparare gli stakeholder che saranno coinvolti nella COP 27, come i policy maker, i protagonisti del settore tessile e calzaturiero, le istituzioni finanziarie e le agenzie di cooperazione.

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