La nostra tecnologia brevettata COREVA™ ci ha permesso di sviluppare il primo denim elasticizzato compostabile e privo di plastica al mondo. Questo denim compostabile ci ha, inoltre, permesso di condurre alcuni progetti pilota per esplorare la connessione tra moda, agricoltura rigenerativa e cibo. Grazie a loro, ci siamo chiesti: possiamo immaginare un futuro in cui mangiamo quello che indossiamo?
Cos’è il denim compostabile?
I materiali compostabili possono biodegradarsi senza lasciare alcun residuo visibile, distinguibile o tossico. Se utilizzati nel suolo, i materiali compostabili diventano humus, una materia organica ricca di nutrienti, oppure possono trasformarsi in gas metano per produrre energia negli ambienti anaerobici.
Il denim compostabile è progettato per degradarsi velocemente in compost e tornare al suolo ricco di nutrienti. Questo non era possibile nel mondo del denim stretch, realizzato convenzionalmente con materiali sintetici derivati da combustibili fossili, fino alla creazione della tecnologia COREVA™.
I materiali derivati dai combustibili fossili vengono usati comunemente nel settore tessile e nella moda per produrre fibre, stampe, accessori, componenti e imballaggi. Quando questi materiali vengono gettati, hanno difficoltà a biodegradarsi e rilasciamo gas pericoli nell’atmosfera. Inoltre, si fotodegradano, che significa che l’esposizione alla luce causa la loro rottura in pezzi più piccoli, che possono entrare nella catena alimentare.
Per dimostrare che la nostra tecnologia brevettata COREVA™ consente di creare il primo denim elasticizzato compostabile al mondo, abbiamo condotto, inizialmente, dei test in laboratorio nel 2020, in collaborazione con Innovhub. I campioni di COREVA™ sono stati testati secondo le metodologie ISO 16929:2019 ed EN 13432:2000 Annex E/AC:2005.
Per essere considerati compostabili, i materiali devono rispettare i seguenti requisiti:
- Devono degradarsi di almeno il 90% entro sei mesi in un ambiente ricco di CO2
- Dopo tre mesi di contatto con materiale organico, almeno il 90% della loro massa deve essere costituita da frammenti inferiori a 2 mm
- Non devono avere un effetto negativo sul processo di compostaggio
- Devono presentare una bassa concentrazione di metalli pesanti aggiunti e rispettare i limiti stabiliti per valori di pH, contenuto salino e concentrazioni di solidi volatili, azoto, fosforo, magnesio e potassio
I risultati dei nostri test indicano che il 98,1% della massa originale del campione COREVA™ si è decomposto dopo 12 settimane. Inoltre, un test di ecotossicità mostra che i semi di fagiolo mungo e di orzo piantati nel compost COREVA™ sono germinati con successo e cresciuti senza effetti inibitori sulle piante.
Come funziona la tecnologia COREVA™?
Un report delle Nazioni unite del 2019 ha evidenziato che la produzione di abbigliamento è raddoppiata tra il 2000 e il 2014, portando il numero di capi che vengono buttati ogni anno senza mai essere stati usati a circa 25 miliardi.
Secondo i dati UE, 6,95 milioni di tonnellate di rifiuti tessili sono stati prodotti nell’Unione europea nel 2020. Questo significa che, in media, ogni cittadino ha buttato 16 kg di prodotti tessili, che includono abbigliamento e articoli per la casa, come rifiuti post-consumo. Solo 4,4 kg per persona sono stati raccolti separatamente per essere riutilizzati o riciclati. Di conseguenza, 11,6 kg di prodotti tessili per persona sono stati portati in discarica o negli inceneritori.
È preoccupare che oltre il 70% di questi capi contenga materiali sintetici, che possono avere bisogno di centinaia di anni per decomporsi, rilasciando sostanze pericolose nell’ambiente. Dato che questi materiali sono realizzati da fibre a base di combustibili fossili, essi contribuiscono all’inquinamento da microplastiche anche quando vengono indossati o lavati, con effetti su aria, oceani, suolo e cibo. I jeans elasticizzati convenzionali contengono questo tipo di materiali.
La tecnologia COREVA™ è stata sviluppata per mitigare questi problemi, riducendo l’impatto ambientale dei rifiuti tessili, in linea con il nostro continuo impegno per trovare soluzioni per il fine vita dei capi.
L’idea per la tecnologia COREVA™ venne al nostro presidente, Alberto Candiani, dopo aver notato una rete elastica naturale per confezionare un salame nel negozio di alimentari di in Robecchetto con Induno. Questa scoperta lo portò a chiedersi come usare un materiale simile nel settore del denim.
La tecnologia COREVA™ sostituisce i tradizionali filati elasticizzati con materiali a base vegetali e privi di plastica, che hanno come risultato un denim sviluppato per compostarsi, quando ci sono le giuste condizioni, ritornando alla natura quando non può più essere utilizzato. Inoltre, i tessuti denim COREVA™ offrono la stessa elasticità, morbidezza, performance ed estetica dei tradizionali tessuti denim stretch premium, ma con un comfort naturale superiore.
Questo materiale elastico vegetale viene combinato con il cotone rigenerativo oppure organico, che è biodegradabile in quanto fibra vegetale naturale. Questo significa che può essere scomposto da microorganismi come batteri e funghi.
Nel 2020, la tecnologia COREVA™ ha vinto i premi Positive Luxury’s Innovation of the Year e Drapers’ Sustainable Textile Innovation. Inoltre, nel 2023, questa tecnologia ha ottenuto il The Groundbreaker Award di Camera nazionale della moda italiana.
Impatto ambientale del denim compostabile
La nostra ricerca della circolarità nel settore del denim ci ha portati a condurre progetti pilota in veri contesti agricoli per indagare la connessione tra moda e agricoltura rigenerativa.
Nel 2022, abbiamo collaborato con il Rodale Institute California Organic Center per crescere il nostro cotone Blue Seed con rimanenze del tessuto COREVA™. Il cotone Blue Seed è la nostra varietà proprietaria sviluppata insieme a Gowan Seed Company per combinare l’alta qualità del cotone a fibra extra lunga con la forza di quello Upland per dare vita a una varietà di cotone con migliori proprietà.
Abbiamo sepolto delle rimanenze di denim COREVA™ nel suolo per osservare il loro impatto sulla sua salute e sulla crescita delle piante per un anno. Non è stato notato alcun effetti avverso. Al contrario, la respirazione del suolo e il livello di umidità sono sembrati consistenti.
Un anno dopo, siamo tornati in Italia per collaborare con l’innovativo progetto agricolo umbro Quintosapore ed esplorare il legame tra moda e alimenti coltivati in modo rigenerativo. Abbiamo cresciuto pomodori in un terreno contenente compost derivato da tessuto COREVA™.
Test condotti da Ars Chimica Laboratorio Chimico hanno dimostrato che l’aggiunta delle rimanenze di denim COREVA™ non hanno alterato la normale composizione chimica del suolo. Inoltre, gli esperti di Quintosapore hanno osservato una migliore capacità del suolo di trattenere l’umidità, come avvenuto nell’esperimento precendente.
Il nostro progetto con Quintosapore sono stati presentati ufficialmente durante i Green Carpet Fashion Awards 2024. Durante l’evento, agli ospiti è stata servita pasta condita con i pomodori cresciuti con gli scarti del tessuto COREVA™.
Il nostro obiettivo è di condurre ulteriori test per esplorare il potenziale della nostra tecnologia COREVA™ per aiutare il suolo in condizioni di caldo e aridità e mitigare il cambiamento climatiche. Vogliamo costruire un futuro in cui la moda sia completamente rigenerativa e circolare.